Brand Journalism e marketing digitale. Sono risorse per le aziende?

Erin Everhart è responsabile del brand Journalism marketing digitale, in una delle più grandi catene di negozi per la casa negli Stati Uniti, la Home Depot.Home depot A Palermo é già una notizia scrivere che un’azienda abbia, tra le sue risorse, un responsabile del brand Journalism marketing digitale, se poi l’azienda è la Home Depot che vende al dettaglio sul mercato statunitense prodotti per migliorare, costruire e manutenere la casa, può sembrare ancora più sorprendente. L’occasione per parlare di Erin si presenterà durante un summit sul Seo, che si terrà nelle prossime settimane ad Atlanta, cui noi non potremo partecipare ma qualcosa possiamo comunque scoprire dai post dei colleghi statunitensi.

Erin dice che l’errore più comune che fanno le aziende è occuparsi del cliente solo quando questi è già tale ed ha messo piede nel punto vendita. Il brand Journalism marketing digitale e i nuovi strumenti online, invece, offrono l’opportunità di curare il futuro cliente, per la maggior parte del tempo durante il quale egli non è ancora tale.

“Occuparsi degli utenti web quando non sono ancora clienti delle aziende”

A questa domanda Erin risponde con un facile concetto, le aziende devono imparare a prendersi cura degli utenti offendo strumenti e notizie per far diventare familiare il brand, i prodotti e i servizi offerti. “Quello che ancora la maggior parte delle aziende non fanno è di utilizzare bene il web, per ottenere un feedback dai loro abituali clienti e offrirlo alla platea degli utenti, per allargare quella dei potenziali clienti“. L’aspetto principale del Seo specialist, del brand Journalism marketing digitale è, come sempre, il contenuto.

Come si fa ad elaborare un contenuto?

“È sempre più diffuso il termine di contenuto e il brand Journalism ha proprio come compito principale quello di elaborarlo, specialmente quando le aziende stanno in un mercato altamente competitivo come quello della Home Depote. I contenuti aiutano a diminuire il divario con la concorrenza, anche per aziende più piccole, perché l’utente ascolta chi ha qualcosa da dire”. Per Erin Everhart, il concetto del brand Journalism marketing digitale è nato dal giornalismo coniugato ai nuovi strumenti online, sito web, Social network, applicazioni ecc. “Elaborare contenuti da un approccio giornalistico è molto professionale, e con il brand Journalism le aziende hanno in mano lo strumento per scrivere contenuti di qualità, piuttosto che scrivere enormi quantità di contenuti, e creare di qualcosa di rilevante, utile e coinvolgente”. Erin Everhart si affida ai giornalisti perché tra loro ci sono alcuni dei migliori marketing Seo, forse per la loro innata curiosità e capacità di inchiesta, utilizzata anche nel brand Journalism, per la loro bravura nello scrivere e per la loro velocità (lo so cosa state pensando, io mi occupo di Seo e sono un giornalista!).

Cosa fa un senior marketer come Erin con le metriche e le statistiche del sito?

Qualunque tipo di misurazione non gode della stima di Erin Everhart. “A volte sono imprecise – dice Erin – ma offrono comunque un sguardo su quel che sta succedendo in rete. I like di Facebook o i preferiti di Twitter – spiega Erin – non offrono un riscontro preciso su quello che sta realmente accadendo. Spesso sono una vanità metrica e non c’è alcuna azione consequenziale dietro. Tuttavia sono canali che allargano la rete di un pubblico più vasto”. Anche la frequenza di rimbalzo entra nelle valutazioni di Erin Everhart, che le ritiene abbastanza rischiose perché non sempre danno un riscontro reale di ciò che accade. Thom Craver, digital analyst, ha fatto un esperimento con un suo sito dedicato agli studenti di un Liceo nel quale ha pubblicato contenuti utili. Il sito aveva una frequenza di rimbalzo elevata perché gli studenti entravano nelle pagine, trovavano quello che cercavano e ne uscivano subito dopo. Anche in questo caso, “non è detto che in un sito con un’elevata frequenza di rimbalzo gli utenti non trovino ciò che cercano, magari lo ritengono solo poco interessante. Inoltre, nemmeno le visite elevate sono di per se un fattore positivo di conversione. Al sito possono anche arrivare visite spinte da recensioni negative, che hanno stimolato la curiosità degli utenti. “Più di quanto si presti attenzione ai parametri – conclude Erin – è bene fare in modo di raccontare nel modo giusto una storia giusta. È quella che trascina contatti, condivisioni e conversioni“.

Digital Marketing per Aziende. Cos’è?

Il Digital Marketing o marketing digitale, è un termine generico usato per indicare la commercializzazione di prodotti o servizi attraverso tecnologie e strumenti digitali, telefoni cellulari o smartphone, display advertising, Ipad, Desktop e qualsiasi altro supporto digitale. Il modo in cui il marketing digitale si è sviluppato a partire dagli anni 1990 e 2000 negli Usa, ha cambiato il modo in cui i brand e le aziende utilizzano la tecnologia per la loro commercializzare i loro prodottiLe campagne di marketing digitale sono sempre più diffuse e le piattaforme digitali sono sempre più inserite in piani di marketing. Il motivo è semplice, l’impennata delle vendite dei device digitali ha determinato lo sviluppo del digital marketing. Tutti, o quasi, siamo ormai dotati di un dispositivo digitale e su quello cerchiamo tutto quello che ci serve in ogni momento della giornata. Per questo, chiunque voglia far conoscere un prodotto o un servizio deve immediatamente e facilmente essere reperibile in rete.

Alcue delle più rilevanti attività di marketing digitale sono:

  • l’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO);
  • search engine marketing (SEM);
  • content marketing;
  • influencer marketing;
  • ADS campagna di marketing e di marketing di e-commerce, social media marketing;
  • ottimizzazione dei social media;
  • e-mail marketing diretto.

Cosa può essere trattato con il digital marketing per aziende?

Qualunque cosa, prodotto o servizio, può essere oggetto di una strategia di Digital Marketing. In sintesi, le agenzie Seo, i consulenti web marketing, le agenzie di web marketing elaborano per un prodotto o per un servizio una strategia digital marketing in grado di realizzare vendite online e offline o di diffondere la corretta informazione su un tema o un argomento rilevante

Come si fa digital marketing per aziende?

Le più grandi o accorte aziende hanno tutte una risorsa dedicata al digital marketing. Il compito strategico di queste risorse è di elaborare contenuti per il posizionamento dei siti web aziendali sul motore di ricerca, per la pagina facebook aziendale, per il profilo Instagram. I più bravi sono anche Social Influencer, cioè persone che in rete, attraverso i contenuti che elaborano, riescono ad influenzare gli utenti e, quindi, a canalizzare le intenzioni di acquisto. Arriva un nuovo prodotto, una nuova borsa, un nuovo gioiello, un nuovo accessorio, un nuovo profumo? A volte basta una foto su Instagram e una breve descrizione, per aumentare i contatti e le vendite. Oppure, basta pubblicare una breve guida esplicativa, chiara e leggibile, su un nuovo servizio per aumentare le visualizzazioni

Gli strumenti del digital marketing aziendale

Per fare digital marketing aziendale c’è bisogno di:

  • Un sito web ben strutturato per la Seo
  • Una pagina aziendale su facebook (in alcuni casi alla pagina si può affiancare un gruppo dedicato)
  • A seconda del prodotto, un profilo Instagram ( che lavora molto bene con le foto, fatte bene)
  • Un profilo Google Plus che rende più facile la ricerca dell’utente

Il contenuto del digital marketing per aziende

Il vero strumento che rende vincente il digital marketing per aziende è il suo contentuto, cosiddetto Content Marketing. Il content marketing altro non è che l’elaborazione di contenuti utili per il consumatore.

La comunicazione tradizionale è di tipo verticale. Ma i consumatori hanno spento il tradizionale mondo del marketing.

Adesso possiedono un telecomando per saltare la pubblicità televisiva, ignorano la pubblicità sulle riviste e la rete ha offerto loro miliardi di informazioni rintracciabili con un semplice click in ogni luogo e in ogni momento della giornata (cosa fate adesso in bagno? Andate con un giornale o con lo smartphone?)

Ma che cos’è esattamente il content di marketing?

Il content marketing è un approccio di marketing strategico incentrato sulla creazione e la distribuzione di contenuti di valore, pertinenti e coerenti tra loro, studiati per attrarre e mantenere un pubblico chiaramente definito – in ultima analisi, il content marketing consente di guidare in modo redditizio l’azione dell’utente. Quindi lo scopo del Content Marketing è quello di attirare la clientela con la creazione di contenuto pertinente e prezioso, con l’intenzione di cambiare o migliorare il comportamento dei consumatori. La differenza con il marketing strategico tradizionale è che il media è di proprietà dell’azienda.

Non c’è mediazione tra l’azienda e il proprietario del media. Attraverso il media, sito web, blog, pagina facebook, profilo social e la crezione della web reputation, l’azienda comunica direttamente con il cliente in un flusso di informazioni ininterrotto, che serve per creare un rapporto diretto e di lealtà con ogni singolo utente/cliente. Perché le aziende fanno digital marketing? Perché funziona.

Seo brand Journalism e comunicazione azienda

In sostanza, le imprese si trovano sempre più alle prese con un cambiamento del loro modo di comunicare. Fino ad oggi la loro comunicazione è stata solo verticale, calata dall’alto verso il basso attraverso i media tradizionali, Giornali, Tv, Radio, Manifesti, Cartelloni, Volantini, Brochure. Le imprese comunicavano solo attraverso un messaggio che era assorbito dai consumatori senza alcun contraddittorio, solitamente attraverso uno spot pubblicitario pubblicato da un giornale, divulgato da una brochure, da un volantino o trasmesso in Tv o in Radio.

Da qualche anno è sorta l’esigenza di cambiare la forma di comunicazione dell’ azienda da verticale a orizzontale. Sempre di più le imprese tendono a darsi la possibilità di confrontarsi con gli utenti-clienti per fidelizzare quelli con cui hanno già stabilito un rapporto e attrarne di nuovi.

Brand Journalism o comunicazione azienda un tanto al chilo?

Da giornalista ho sempre scritto ed elaborato contenuti per i miei articoli spinto dalla curiosità. Ho scritto seguendo le notizie per informare i lettori, secondo le linee editoriali dettate dalle esigenze dell’editore e a volte scontrandomi con quest’ultimo, ma non ho rinunciato a cercare e raccogliere storie da raccontare concedendomi un minimo di autonomia e libertà. Il brand Journalism racconta le storie delle imprese, le loro esperienze e le trasforma in contenuti utili per gli utenti clienti.
Nell’occuparmi oggi della Seo, cerco di seguire le nuove tecniche di scrittura imposte dagli algoritmi di Google, quelli che mi hanno permesso di entrare nel settore e che sono la causa dello stupore dell’ingegnere informatico del sito e-commerce incontrato al seminario, e per avere un discreto successo non devo fare altro che seguire le regole care al giornalismo di un tempo.

Brand Journalism Comunicazione d’azienda o slogan rimodulati?

Le osservazioni, in parte condivisibili, dei giornalisti rispetto al brand Journalism e alla comunicazione azienda sono che essendo le informazioni prodotte dall’azienda che ha interesse a divulgarle, esse sono poco verificabili. Ed è qui che entra in gioco la nuova comunicazione orizzontale. Nel mondo della comunicazione d‘impresa odierna, tutto funziona come nelle nuove campagne elettorali politiche. Non troverete mai qualcuno che si candidi per il male del paese, tutti si candidano per il suo bene e dietro ogni candidato, anche di un piccolo centro, c’è una piccola squadra di giornalisti che, convinti del suo programma, elaborano a pagamento contenuti per divulgarlo e convincere la maggioranza dell’elettorato a votarlo.

Le aziende sono chiamate a fare lo stesso. Non basta che l’imprenditore sia convinto di produrre o commercializzare il miglior prodotto del suo settore, a prescindere se ciò sia vero o no. È necessario che riesca a convincere quanti più clienti possibile e a produrre quante più conferme possibili. Lo strumento gold per fare questo sono le recensioni prodotte spontaneamente dagli utenti. Ogni utente è un potenziale giornalista del Brand, sia in senso positivo sia negativo. Sarà l’esperienza dell’utente a garantire il Brand! 

Come si fa a convincere la maggior parte delle persone che si è i migliori nel proprio settore?

Come sa la maggior parte di chi si è occupato di campagne elettorali, riesce meglio a convincere l’elettore il candidato che si mostra più sincero e trasparente degli altri. Ovviamente questo non è un manuale di comunicazione politica e le variabili che determinano il successo di una campagna elettorale sono moltissime. Sto solo dicendo che ogni buon imprenditore (così come ogni candidato), nel rivolgersi al suo mercato di riferimento, dovrebbe (deve) comunicare la verità su ciò che produce. Il motivo è semplice e per comprenderlo bene, basta cambiare la prospettiva e guardare le cose dalla parte dell’utente cliente, quello che una volta si chiamava consumatore.

Qual è il bisogno del cliente?

Il cliente vuole sapere come soddisfare un suo bisogno e prima di soddisfarlo, vuole informarsi sul prodotto o servizio che intende acquistare. L’impresa che per prima, e meglio, riuscirà a raggiungerlo e ad essere convincente, sarà quella che si aggiudicherà il nuovo cliente.

Come soddisfare il bisogno del cliente?

La risposta a questa domanda é relativamente semplice, basta fornire la giusta informazione all’utente cliente. Un’informazione vera, utile, che non riguardi il vantaggio del prodotto o del servizio in se ma che soddisfi il bisogno del cliente, cui si deve dare anche dare la possibilità di entrare in contatto con l’azienda grazie agli strumenti di interazione online, il sito web e la pagina Facebook su tutti.

Come si fa a verificare l’informazione?

Ogni buon giornalista che si rispetti sa che prima di dare un’informazione bisogna verificarla ed è vero che nel caso del brand Journalism e della comunicazione azienda è difficile procedere con la verifica delle fonti. Ma per qualsiasi azienda o impresa che abbia saggiamente deciso di intraprendere la comunicazione orizzontale non è conveniente divulgare informazioni non vere, perché il cliente non soddisfatto o che si sente preso in giro può, con grande facilità, informare a sua volta migliaia di altri utenti clienti attraverso il web con le pagine Facebook o i forum online, della veridicità o meno di quanto affermato dall’azienda o verificare le informazioni attraverso l’esperienza degli altri utenti grazie alle recensioni o alla web reputation. Oggi le aziende comunicano quasi come i candidati alle elezioni solo che questi ultimi sono più fortunati, perché saranno sottoposti al giudizio degli elettori dopo un largo lasso di tempo. Le aziende, invece, sono giudicate immediatamente e senza alcuna pietà dagli utenti clienti i quali, a loro volta, hanno una maggiore possibilità di informare rispetto ad un‘impresa che non si è dotata degli strumenti necessari per interagire nella comunicazione orizzontale.

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