Ecco come fare un sito multilingua efficace con wordpress
Hai deciso di vendere sui mercati internazionali ed hai bisogno di aggiungere al tuo sito le pagine in inglese, francese, tedesco, spagnolo. Ma perché no, anche quelle in cinese, giapponese, russo.
Dopo averti detto come scegliere un nome dominio e un’estensione nel modo più logico, adesso ti dico come fare un sito multilingua efficace con WordPress.
Per chiarirti le idee basta andare sulle linee guida per i webmaster di Google e leggere quello che c’è scritto. Google ti dice una cosa ovvia ma spesso sottovalutata; per offrire con il tuo sito web contenuti diversi a utenti di diverse lingue e aree geografiche, devi ottimizzare per questo scopo i risultati restituiti dal motore di ricerca Google per il tuo sito, con la strategia adeguata per la Seo internazionale. Ma come si fa? Un modo è affidarsi ad un Coaching per Seo Internazionale, che ti aiuta a definire gli obiettivi di posizionamento da raggiungere grazie ad un buon sito web multilingue.
Come fare un sito multilingua con wordpress
Io suggerisco il sistema con sottodomini e controllo dell’area geografica da Google Search Console o con l’aggiunta del tag hreflang, in altre parole un sito wordpress multilingue, ma senza plugin.
Partiamo da una premessa.
Un sito web multilingue è un sito che offre i contenuti in più lingue. Durante la sua periodica scansione Google cerca di individuare tra le pagine del sito web, quelle più idonee alla ricerca per la lingua utilizzata dall’utente.
I siti internazionali multilingue e multiregionali ottimizzati per area geografica e per lingua
Ma il sito web deve anche essere indicizzato e posizionato per regione geografica, oltre che per la lingua. Il sito web può offrire i suoi contenuti non solo in lingue diverse, ma anche ad utenti di paesi diversi con la stessa lingua. Quindi, l’ottimizzazione per il motore di ricerca deve essere in grado di fornire all’algoritmo la pagina del sito web relativa all’area geografica dalla quale l’utente sta effettuando la sua ricerca.
Da quanto detto è chiaro che c’è differenza tra un sito multilingue e uno multiregionale e, inoltre, un sito web può avere l’esigenza di essere sia multilingue sia multiregionale. Ad esempio, un sito web potrebbe avere l’esigenza di avere pagine scritte in inglese e in spagnolo. La versione in spagnolo potrebbe essere dedicata alla Spagna e/o al Venezuela.
I siti multilingua in WordPress
Da tempo sostengo che il CMS migliore per fare un sito web che ha bisogno di essere posizionato lato Seo è WordPress. Tuttavia, WordPress ha reso facile la gestione di alcuni aspetti del sito che, invece, non sono semplici da gestire. Per cui, sono ormai molto popolari diversi plugin com WPML o Polylang che consentono facilmente di duplicare le pagine del sito in tutte le lingue che vuoi. Ma avere una pagina in inglese non significa che hai ottenuto anche un buon risultato di posizionamento SEO Internazionale per la lingua inglese.
I consigli di Google per creare un sito multilingue e sviluppare il posizionamento seo internazionale. Ecco come fare la targettizzazione internazionale
Nelle sue linee guida Google suggerisce di informare Google dell’esistenza di versioni in diverse lingue dello stesso sito web. Ci sono 3 modi per informare Google che hai un sito web con pagine in diverse lingue:
- Tag HrefLang Html;
- Intestazioni Https;
- Sitemap.
Di tutti i 3 modi quello più semplice è la gestione della pagina tramite Tag Html. Basta aggiungere all’head della pagina la stringa del tag rel hreflang. Ad esempio, in lingua inglese per l’Irlanda avrà questa stringa:
<link rel=”alternate” href=”http://dominioesempio.com” hreflang=”en-ie” />
Se invece, la tua pagina in inglese non è indirizzata ad un’area geografica in particolare la stringa generica da utilizzare è:
<link rel=”alternate” href=”http://dominioesempio.com/” hreflang=”en” />
Cosa fanno i plugin WPML o Polylang?
Nelle sue linee guida Google dice come gestire al meglio i siti multilingue a livello di dominio.
Anche qui ci sono 3 possibilità:
- Domino per paese (www.dominoesempio.de per la Germania);
- Oppure con i sottodomini di primo livello (de.dominioesempio.com);
- Oppure con le sottodirectory con dominio di primo livello generico (www.dominioesempio.com/it).
L’ultimo modo è quello gestito dai plugin. Ma uno dei problemi che presenta questa modalità è che la separazione dei siti è più complessa e gli utenti, ma sopratutto l’algoritmo, potrebbero non avere chiaro il targeting geografico.
Qual è il modo migliore per gestire un sito multilingua con WordPress senza plugin.
A mio avviso il modo migliore per gestire un sito multilingue in WordPress è senza l’utilizzo di Plugin. La procedura è piuttosto semplice. Al dominio principale, ad esempio www.dominioesempio.com, aggiungi un sottodominio contrassegnato per lingua, per esempio en.dominoesempio.com. Avrai così la possibilità di separare i siti in modo semplice. Se osservi bene tutti i grandi siti web utilizzano questo metodo. Vuoi un esempio? Ecco il dominio del sito web https://www.wikipedia.org e quella per l’Italia https://it.wikipedia.org/ con sottodominio it
Se non sai bene come gestire il tag href puoi sempre utilizzare il targeting geografico da Search Console, mentre la lingua è indicata dal sottodomino. Facile no? Tuttavia, per siti meno complessi di wikipedia la procedura da seguire potrebbe essere questa: estensione .com o .info o .org a seconda della tipologia di sito web, se sai già di pubblicare un sito con pagine in lingua straniera. Per il resto, se traduci soltanto le pagine basta la sottocartella. Se invece si fa riferimento a contenuti diversi sviluppati e diretti per un altro Paese, allora va bene il sottodominio e il tag geografico come indicato sopra.
Tu come gestisci il tuo sito multilingue? Se pensi di avere problemi di gestione di target geografico e di lingua, e se vuoi adottare strategie efficaci per la seo internazionale scrivimi nei commenti oppure usa la mail robertoconigliaroseo@gmail.com per entrare in contatto con me. Vedremo insieme come fare per risolverli.
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