Guida alla link building sicura. 3 modi efficaci e sicuri di fare link building

Guida alla link building sicura 

Uno degli aspetti fondamentali della Seo è la link Building. Per link building intendo un’attività outsite (fuori dal sito), che serve per aumentare la popolarità del sito web A, attraverso la condivisione di un link del sito A su una pagina di un altro sito che chiamerò B. Ma esiste anche un’altra attività altrettanto importante di link building. È quella che si chiama internal link, cioè la condivisione di link interni al sito e te ne parlo in questa guida QUI.

La condivisione di un link del sito A, in una pagina del sito B può avvenire in 3 modi:

  • Spontaneamente
  • A pagamento
  • Attraverso altri siti aperti che danno apposta la possibilità di pubblicare contenuti

Quest’ultima modalità, però, da qualche anno non è più consigliabile. Troppo spam e inattendibilità da parte dei siti cosiddetti di article marketing.

La condivisione spontanea dei link

L’attività spontanea è quella che attribuisce più valore di popolarità e autorevolezza al link condiviso, e quindi al sito A. Non c’è alcun controllo o tecnica da seguire, se non quella di pubblicare contenuti di valore in topic (argomento) per il sito A, che potrebbero poi essere ripresi dal sito B per lo stesso topic o per argomento correlato per via dell’autorevolezza del contenuto. Puoi dimostrati scettico rispetto a questo ma avviene. A me è successo anche di avere un link condiviso da una testata giornalistica nazionale del livello di Republica.it. Chiaramente non puoi affidare tutta la strategia della link building solo alla condizione spontanea. Diciamo che è quello al quale devi tendere, se vuoi che un link condiviso sia autorevole. Una maggiore comprensione della tecnica puoi raggiungerla con l’aiuto di un Seo Coach per Strategie di Link Building.

È vero che un link condiviso spontaneamente sarà, quasi certamente, no follow, cioè non trasferisce trust, ma è ormai dimostrato che resta comunque un buon fattore di ranking che aumenta in base all’autorevolezza del sito che lo ha pubblicato.

Oltre alla condivisione spontanea, la strategia di link building può orientarsi verso:

  • Cercare contatti tra gli Influencer in Target (per il tuo modello di business e per ciò di cui si occupa il sito web A) o autori di siti in Target, per negoziare l’ospitalità o l’acquisto di un link di qualità sul loro sito. SemRush aiuta a individuare i siti in target con i quali puoi metterti in contatto per questo.
  • Individuare link builder che gestiscono, seriamente, siti web nei quali pubblicare guest post e contenuti con il link alle pagine del sito web che ti interessa. I contenuti devono essere ben scritti, con l’anchor text ben individuata e strutturata. E questo si può fare facilmente grazie al tool di Neil Patel.

I siti sui quali pubblicare il link possono essere:

  • Blog e siti web tematici, in topic e verticali;
  • Blog e testate giornalistiche generaliste che trattano anche il tuo topic. 

La guida alla link building sicura. Differenza tra i siti che consentono di pubblicare link

  • Una volta di chiamavano Article marketing: si trattava di siti generalisti che pubblicavano, o consentivano di pubblicare, articoli accompagnati da uno o più link di riferimento, compresi comunicati stampa o redazionali. Sconsiglio vivamente questa pratica
  • Forum: siti tematici sui quali si sviluppano le domande e le ricerche degli utenti per quel determinato target. Solitamente è possibile inserire il link del sito A, in uno dei commenti per indirizzare gli utenti a visitare la pagina per dare un’indicazione su un determinato quesito. Se il forum è autorevole è una buona pratica. Ma i forum stanno scomparendo, soppiantati dai Gruppi su Facebook. Difficile che ne trovi ancora qualcuno adatto al tuo topic.
  • Blog generalisti: siti web, solitamente siti editoriali, che trattano un target generico e tematiche orizzontali, sui quali pubblicare articoli accompagnati da link al sito A oppure commenti ad altri articoli con link al sito A. Solitamente sono curati da link builder che lavorano sulla qualità dei contenuti e dei siti web sui quali ospitare i link.
  • GuestPost: siti tematici verticali che trattano un topic ben individuato e che nel blog interno producono Guest Post nel quale inserire il link al sito A, oppure ospitano post con all’interno il link al sito che ci interessa. Anche questa è una pratica quasi scomparsa.
  • Directory: siti che contengono la raccolta degli Url dei siti in target, l’indirizzo dell’attività, il num. tel ecc. Alcune sono di qualità ma la maggior parte NO. 

Google sa! Quasi sempre

Per chi fa Seo questo è sempre da non dimenticare. Le regole di Google condannano espressamente la compravendita di link tra siti web. Un link è di valore se è condiviso spontaneamente. Ma Google non può sapere se dietro la pubblicazione di un link, c’è stato o meno un pagamento che ritiene illecito. Tuttavia, gli strumenti a disposizione dell’Algoritmo Penguin, utilizzato da Google per attribuire il PageRanke, analizzano i link in entrata, cioè quelli che il sito A riceve per una sua pagina, e stabilisce se si tratta di un link autorevole oppure di spam.

Lo spam è la cosa più evidente per Google

Se il bot rileva un’impennata di link in entrata sul sito A, Google si insospettisce e ordina un’analisi più accurata sia informatica che umana. Il rischio di penalizzare il sito web e renderlo praticamente invisibile sulla serp è  molto serio.

Qualità dei link in entrata:

Google valuta la pagina del sito B che ha condiviso il link del sito A. Molto spesso sono le pagine dei Forum abbandonate ad avere un giudizio negativo. Inutile e dannoso inserire un link del sito A, nei commenti agli interventi di questo tipo di pagine. Prima di attribuire un link è sempre bene analizzare il sito che lo riceve e valutarne la qualità, il DA, il PA. Puoi usare il tool gratuito SmallSeoTool

Tipologia dei link

I link sono vitali per la Seo e per il posizionamento dei siti web, come ho cercato di spiegare. Tuttavia, non sempre i link sono utili. Se inserisci un link del sito su facebook, aumenta il pageranke? No, perché facebook attribuisce a quel link l’attributo nofollow. L’attributo nofollow indica al bot di Google che a quel link, non deve essere attribuito nessun valore. Non è un link da considerare per attribuire valore al sito cui è collegato. Da questo punto di vista è inutile, almeno questa è l’opinione ufficiale. In realtà, molti Seo sono d’accordo nel considerare un link nofollow, comunque utile ai fini del posizionamento del sito web. Anche se nofollow, infatti, quel link attribuisce un segnale sociale al sito, certamente più debole di un link follow ma pur sempre un segnale. Inoltre, ci sono altri 2 aspetti da considerare:

  • La pertinenza del Topic, cioè dell’argomento, che tratta il link del sito A con il topic trattato dal sito B
  • La coerenza del testo che ancora il link   

Anchor text

Il link del sito A è ancorato ad una parola o ad una frase contenuta nel testo di una pagina del sito B, che si chiama anchor text. L’anchor text può essere di due tipi principali: Anchor Text Esatta Manipolativa costituita dalla frase chiave per la quale posizionare il sito web, ma pericolosa e a rischio penalizzazione e Anchor Text Navigazionale che a sua volta si divide in:

  • Brand: quando la frase alla quale è ancorato il link è il nostro brand;
  • Navigazionale pura: quando la frase alla quale è ancorato il link è generica e non fornisce indicazioni specifiche, tipica la frase clicca qui;
  • Naked Dominio: quando la frase alla quale è ancorato il link è l’URL del sito www.miosito.it;
  • Long Tail Keyword: quando il link è ancorato ad un’intera frase che contiene anche la frase chiave da posizionare;

Devi fare molta attenzione al tipo di Anchor da utilizzare per agganciare il link del sito A. L’indicazione più utile è la seguente: la percentuale di anchor esatte, cioè quelle con la keyword per la quale vuoi posizionare il sito web, deve essere inferiore alle anchor di brand. L’indicazione per l’utente dev’essere la più naturale possibile. Sicché, se io ad un amico voglio consigliare una buona pizzeria, gli dico subito come si chiama la pizzeria. Ovvero, se parliamo di pizza gli dico quanto è buona la pizza con i grani antichi e subito dopo il nome della pizzeria dove la fanno buona. Lo stesso schema devi utilizzare con le anchor, senza cercare di ingannare Google e, quindi, l’utente. Ne va a beneficio dell’utente, di Google, del sito B che ospita il link del sito A e dello stesso sito A. 

Quali tra queste tipologie di link sono le migliori?

Diversi anni fa la corrispondenza esatta tra key contenuta nel link e anchor text era la migliore soluzione.  Si può ancora fare ma con moltissima attenzione e senza superare il limite dello spam, che è molto labile. Se Google rileva una certa quantità di link corrispondenti sempre alla medesima key nell’anchor text, o molto simile, è facile che li consideri spam o non naturali e penalizza il sito A. Questo principio vale con tutti i tipi di Anchor ed infatti, la strategia più efficace e meno pericolosa per questo genere di attività è variare quanto più possibile gli anchor text e renderli quanto più naturali e spontanei. Se le key sono gli anchor text più ambiti ma anche quelli più pericolosi è anche vero che gli anchor più sicuri sono quelli naked dominio, www.miosito.it, e quelli navigazioni puri (clicca qui) anche se in termini di pageranke sono anche quelli che attribuiscono meno valore di tutti.

Menzioni, citazioni e co-citazioni

Per menzione si intende l’inserimento del nome brand del sito A, su una pagina del sito B senza link di collegamento (es. Roberto Conigliaro). Seppure senza link, la menzione rappresenta comunque un segnale sociale forte, sempre che la pagina del sito B che la ospita, sia in topic con la menzione.

Per citazione si intende un anchor brand o un anchor naked url. E’ un segnale di fiducia molto forte, sempre che la pagina del sito B che la ospita sia in topic con la citazione (esempio Roberto Conigliaro con il link a www.robertoconigliaro.it).

Per co-citazione e co-menzione si intendono citazioni e menzioni su una pagina del sito B, in abbinamento con quella di un concorrente (es. adidas e nike oppure, seguendo il mio caso, il nome brand di un altro seo)

Di che tipo è il contenuto del sito B che ospita il link al sito A?

Si tratta quasi sempre di testo. Questo vuol dire che il testo che ospita il link al sito A, non deve essere duplicato. Il link può anche essere ancorato ad un’immagine o ad un file Pdf. In questi casi il valore è sempre attribuito, anche se con un punteggio inferiore per la Seo.

I domini, in via di scadenza, scaduti e non rinnovati

L’ultima tecnica di link building della quale ti parlo è quella dell’acquisto dei domini scaduti e non rinnovati. Se ti registri a questo tool expired domains trovi tutti i domini scaduti e non rinnovati che possono tornarti utili per topic o modello di business.

L’utilizzo del tool è abbastanza semplice e intuitivo. Inserendo nella barra di ricerca la parola chiave per la quale stai posizionando il tuo sito web, il tool ti restituisce gli url dei domini che non sono più utilizzati da coloro i quali li hanno registrati a suo tempo. A questo punto devi analizzare gli url che più ritieni facciano al caso tuo. Per analizzare i domini che hanno attirato la tua attenzione, copia e incolla l’url su Semrusch, ad esempio, o su Majestic e avrai la lista dei backlink che contengono.

Se i backlink sono di qualità puoi acquistare il domino con uno qualunque dei servizi hosting e fare il redirect al sito al quale intendi trasferire il valore di quei backlink. Il valore o il disvalore, quindi attenzione a quali sono i link collegati a quelle pagine. Questa è la prima cosa che puoi fare. La seconda è recuperare le pagine del sito collegato al domino che hai acquistato, elaborare nuovi contenuti pertinenti con quelli del sito  e costruire degli anchor text al tuo sito in topic con le tecniche suggerite sopra. Alcuni SEO ritengono l’acquisto dei domini scaduti una tecnica borderline per più di un motivo:

  • Google è sempre molto attento a valutare la qualità dei siti. Se sente puzza di spam sono guai
  • Il domino che acquisti, e di conseguenza il sito e le pagine collegate, devono essere di qualità. Se non sono di qualità rischi di trasferire disvalore e non valore.

Personalmente, con ponderazione e molta precauzione, è una tecnica che utilizzo ma lo stesso vale anche per gli article marketing.  

Infine, un altro tool che considero molto utile per l’individuazione dei domini da acquistare è YouDot. È in italiano e puoi cercare i domini per topic e prenotare l’acquisto. Molto utile e intuitivo. 

 

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