
Guida per pianificare tattiche SEO efficaci e migliorare il vostro posizionamento
Ecco alcuni strumenti SEO che vi aiuteranno sicuramente a migliorare il vostro posizionamento
Articolo a cura di Max De Rosso, specialista SEO ilmioposizionamento.it
Farà parte della SEO qualsiasi attività atta a migliorare il vostro posizionamento sui motori di ricerca come Google, Bing e altri. Con 3,9 miliardi di utenti e oltre 3,3 miliardi di ricerche eseguite ogni giorno, garantire un buon posizionamento non è facile. E’ per questo che le tecniche SEO sono così importanti per le aziende.
Una buona strategia SEO è assolutamente fondamentale per la maggior parte delle aziende. Questo vale anche per le imprese locali che non offrono necessariamente i loro servizi online. Secondo uno studio, le ricerche locali rappresentano il 35% di tutte le ricerche. Le funzioni di ricerca locale come “near me” di Google hanno visto un aumento esponenziale nel corso degli anni.
I motori di ricerca modificano costantemente i loro algoritmi variando il valore che attribuiscono a determinati aspetti del vostro sito web. Queste variazioni aggiungono un ulteriore livello di complessità al già impegnativo compito che i gestori SEO devono affrontare.
Ecco perché abbiamo messo insieme questa guida che include efficaci tattiche SEO e di best practice per il 2020. Concentrando i vostri sforzi su queste, il vostro sito web potrà rimanere competitivo e mantenere un posizionamento al top.
1. Effettuate analisi della concorrenza
Una delle tattiche SEO più efficaci che possano aiutare il vostro posizionamento è condurre una ricerca e un’analisi su vasta scala della concorrenza. Il primo passo è semplicemente quello di identificare i principali competitors, per settore, area geografica, parole chiave o altri fattori rilevanti.
Un’analisi approfondita vi aiuterà a scoprire le aree in cui il vostro competitor sta avendo successo e a scoprire anche i punti deboli di cui poter beneficiare.
Qualsiasi analisi della concorrenza deve includere queste attività primarie:
• Analisi delle parole chiave:
essendo uno dei fattori più importanti per una buona SEO, l’analisi dell’utilizzo delle parole chiave dei vostri competitors è assolutamente fondamentale. L’uso di strumenti per il suggerimento di parole chiave come – KeySearch, Moz Keyword Explorer o Google Keyword Planner può aiutarvi a trovare le parole chiave utilizzate dalla concorrenza e quelle che potete utilizzare voi stessi.
• Analisi della link building:
La link building è un altro fattore SEO di vitale importanza per migliorare le classifiche SERP di un sito (per ulteriori informazioni vedi questo articolo che spiega come fare link building). Cercate la loro origine, i numeri e le anchor text usate. Potrebbe essere utile contattare i siti che ritenete più interessanti, per sapere se possono fornire backlink anche al vostro sito.
• Analisi dei contenuti:
Date un’occhiata ai contenuti dei siti della concorrenza. Con quale frequenza pubblicano nuovi contenuti? Qual è la lunghezza dei loro post? Come è strutturato il loro contenuto? Se il vostro competitor sta ottenendo risultati migliori dei vostri nelle classifiche di ricerca, potrebbe valere la pena emulare le pratiche che sembrano apportare più valore.
Consigliamo vivamente di utilizzare strumenti specializzati disponibili per eseguire analisi della concorrenza. Strumenti come SEMrush, Ahrefs o SpyFu aiutano con il meticoloso lavoro di ricerca per ottimizzare il vostro sito.
2. Analizzate i vostri backlink
Nonostante i backlink siano una parte importante di una buona strategia SEO, non sono tutti uguali. Alcuni tenderanno a funzionare meglio di altri, quindi è importante monitorare le loro prestazioni. Questo vi aiuterà a concentrarvi sui backlink che sono più preziosi. O a capire quali siti tendono a convogliare un traffico di maggior qualità.
Potreste voler rimuovere determinati link unilateralmente se non aggiungono valore o penalizzano le vostre classifiche di ricerca. Strumenti come Majestic, Ahrefs o Moz Open Site Explorer possono aiutarvi a condurre un’analisi approfondita dei vostri backlink.
3. Ottimizzate il vostro sito per i dispositivi mobili
Il mercato della ricerca mobile è cresciuto rapidamente e tra non molto diventeranno molto più influenti dei desktop. Già dal 2017 i cellulari hanno preso il comando e ora rappresentano oltre la metà di tutto il traffico web a livello globale.
Esistono numerosi standard per lo sviluppo mobile: dai siti mobili ingombranti (e in gran parte estinti) al molto più contemporaneo, nonché tecnicamente e visivamente elegante “responsive design”.
Non è sufficiente avere un bell’aspetto. I siti devono anche caricarsi rapidamente, altrimenti si creerà una sorta di frustrazione dell’utente per l’attesa, con conseguente abbandono. Con questi obiettivi prestazionali in mente, Google, insieme a diverse altre società tecnologiche, ha introdotto AMP, un progetto open source per la restituzione di pagine mobili accelerate (Accelerated Mobile Pages).
Con l’utilizzo di una forma ridotta di HTML, le pagine ottimizzate tramite AMP si caricheranno fino all’85% più velocemente. Appare dunque evidente che se non avete ancora ottimizzato le vostre pagine web per dispositivi mobili, è arrivato il momento di intervenire.
4. Usate il Secure HTTP
Passare a Hypertext Transfer Protocol Secure (HTTPS) per la crittografia, offre numerosi vantaggi:
• Sicurezza e privacy:
proteggendo le comunicazioni tra utenti e server, le possibilità di interferenze o danni da parte di terzi si riducono notevolmente. Ciò si traduce in un maggior livello di fiducia sia per quanto riguarda gli utenti che per quanto riguarda i web browser, molti dei quali ora presentano un avviso quando si tenta di accedere a siti non HTTPS.
• Posizionamento migliorato:
in virtù della maggiore affidabilità, la maggior parte dei siti che optano per l’HTTPS potrà aspettarsi di vedere un piccolo miglioramento nel proprio posizionamento. Potreste anche vedere un numero maggiore di referral e di traffico. E’ molto più probabile infatti, che Google includa siti sicuri tra i propri risultati.
A partire dalla metà del 2017, circa il 31% dei domini Web ha completato la transizione all’HTTPS. Questo numero è destinato a salire in quanto i protocolli di comunicazione sicuri costituiscono sempre più la norma in tutto il web.
Immediatamente dopo aver effettuato il passaggio all’HTTPS, ci si può aspettare un calo nel posizionamento del sito e nelle prestazioni dei risultati di ricerca. Questo calo è dovuto alla modifica apportata all’URL di base. Tuttavia, questa discesa avrà vita breve: nell’arco di poco tempo potrete recuperare il vostro posizionamento o addirittura migliorarlo.
5. Ottimizzate la velocità della pagina
Con l’aumentare della velocità di Internet, anche le aspettative riguardo alle prestazioni del sito web da parte degli utenti mainstream sono aumentate. Secondo uno studio condotto da Adobe, quasi il 40% degli utenti lascerà un sito Web se impiegherà troppo tempo a caricarsi.
Per fortuna, potete fare molto per ridurre il tempo di caricamento. Utilizzate una compressione elevata per le immagini in modo da ridurre significativamente il tempo di caricamento. Potete persino utilizzare un Content Delivery Network (CDN) per aiutare gli utenti globali ad accedere ai vostri contenuti senza dover eseguire il ping sul vostro server.
6. Ottimizzatevi per la ricerca vocale
Come parte degli sforzi volti all’ottimizzazione per i dispositivi mobili, l’integrazione di una migliore funzionalità di ricerca vocale è certamente una buona idea. L’obiettivo finale di puntare sulla ricerca vocale è quello di essere considerato una fonte per gli “Snippet in primo piano” (conosciuti anche come “Featured Snippet”) – in quanto l’Assistente di Google, Siri e Alexa leggeranno informazioni da queste fonti e spesso citeranno anche l’origine.
7. Usate dati strutturati
I website crawler sono molto avanzati nel corso degli anni. Tuttavia, a volte ciò che può essere ovvio per un utente umano può risultare incomprensibile per una macchina. Il risultato è che, occasionalmente, i crawler possono commettere errori oppure omettere alcuni dati durante l’indicizzazione del vostro sito. La soluzione, ovviamente, è usare dati strutturati.
L’uso di dati strutturati non è altro che la formattazione del codice di un sito in un layout uniforme. Quando i crawler dei motori di ricerca indicizzeranno il sito, saranno in grado di raccogliere una maggiore quantità di dati poiché sono stati disposti in un formato già “previsto”.
Per aiutare i webmaster a ottimizzare i propri dati, i motori di ricerca hanno creato Schema.org rendendolo disponibile in modalità open source. All’indirizzo potrete trovare tutte le convenzioni e gli standard per aiutarvi a strutturare il vostro sito e renderlo più “crawler friendly”.
Alcuni dei migliori strumenti per l’analisi SEO
Ora che abbiamo parlato di ciò che dovete fare, parliamo un po’ di come potete farlo. Ecco alcuni strumenti che possono orientare i vostri sforzi nella giusta direzione:
1. SEMrush
SEMrush: è una delle piattaforme più famose per quanto riguarda il marketing e la SEO tra quelle disponibili. Ha una gamma molto vasta di strumenti e servizi per fornirvi una visione onnicomprensiva delle prestazioni del vostro sito web.
SEMrush va oltre la semplice fornitura di soluzioni SEO. Supporta una serie di operazioni chiave di marketing come i report di strategie pubblicitarie, social media, PR tools e persino servizi per suggerimento e cura dei contenuti.
2. Spyfu
SpyFu: questo strumento specializzato rappresenta una soluzione unica per ottenere tutte le informazioni necessarie sulla concorrenza. Dalla ricerca dettagliata delle parole chiave all’analisi dei backlink e del traffico di ricerca organica o a pagamento.
L’uso di strumenti premium per l’analisi della concorrenza è un ottimo modo per evitare lo spreco di tempo e il grande lavoro per monitorare le attività competitors. Il fine è sempre quello di identificare opportunità e punti di deboli da sfruttare.
3. Pro Rank Tracker
Pro Rank Track: sapere qual’è il vostro posizionamento nei risultati di ricerca è fondamentale per pianificare la vostra SEO in modo efficace. Pro Rank Tracker non solo vi aiuta a tenere traccia del vostro posizionamento globale, ma anche di quello relativo ai risultati di ricerca locali e mobili.
Questo può essere davvero utile per analizzare l’efficacia della vostra ottimizzazione. Potete anche vedere dove state sbagliando e cosa potete fare per migliorare le prestazioni di ricerca.
Potete persino tracciare il vostro posizionamento in varie zone geografiche a partire dai posizionamenti regionali, fino a quelli relativi a singole città. Questo elemento è molto utile per quegli imprenditori che vogliono concentrarsi solamente sulla SEO locale.
4. Ahrefs
Ahrefs: presenta una vasta gamma di strumenti che aiutano a colmare eventuali lacune nella vostra SEO. Specializzato nell’analisi della concorrenza e nella ricerca di parole chiave, Ahrefs vi aiuta anche nella ricerca di contenuti per la creazione di link. Questo può aiutarvi a determinare quali sono le tendenze attuali e come integrare con successo parole chiave ad alto rendimento nei vostri contenuti.
5. Google Structured Data Testing Tool
Google structured Data Testing Tool: è uno strumento che vi aiuta a migliorare la struttura dei dati del vostro sito. E’ una operazione che potrebbe richiedere molto tempo. Soprattutto se il sito è di grandi dimensioni, esiste da molti anni e ci hanno lavorato più persone.
Questo strumento gratuito può aiutarvi ad analizzare rapidamente il codice del sito e a identificare quegli errori o quei punti che hanno bisogno di un aggiustamento. Avere una struttura dei dati uniforme e intuitiva nel vostro back-end aiuterà i website crawler a navigare e indicizzare più facilmente il vostro sito.
Per concludere, ora avete veramente tutti gli strumenti migliori per sviluppare una solida strategia SEO per il medio e lungo termine. Mettetevi al lavoro!