L’attacco informatico è comunemente definito Ddos, Distributed Denial of Service. Si tratta di attacchi online ai server, ai computer e ai software delle reti informatiche aziendali che possono essere rudimentali, come l’invio di malware e virus attraverso il phishing, o estremamente sofisticati attraverso l’utilizzo delle botnet e l’hackeraggio di sistemi periferici come telecamere o stampanti. 

L’effetto di un attacco Ddos è quello di provocare il crash dei sistemi di controllo informatico di un’azienda, di saturare l’accesso ad un sito web che elargisce servizi online e renderlo inservibile. 

Lo scopo di un hacker che sferra un attacco Ddos è la richiesta di riscatto, solitamente in criptovalute.

Sistemi di difesa e protezione da attacchi Ddos

Ci sono diversi sistemi di difesa e di protezione antiDdos, dall’adozione di procedure standardizzate al fine di individuare bug e debolezze della rete e la dotazione di infrastruttura informatiche resilienti che consistono nell’utilizzo di cluster di front-end web, database, firewall. 

L’aspetto della protezione antiddos che interessa la banda, invece, è compito degli Internet Service Provider che per questo adottano sistemi protetti e chiusi. Ecco perché è sconsigliabile utilizzare reti pubbliche aperte, anche solo per navigare con lo smartphone. Tutti i fornitori di reti wifi sono dotati di strumenti di protezione delle reti, ma esistono anche aziende informatiche che in remoto, sono in grado di filtrare e pulire tutto il traffico online indirizzato al sistema informatico aziendale che arriva dalla rete alla quale è connesso.

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